Sono diversi gli incentivi messi in campo dal Governo per il 2022. Uno dei più interessanti è il bonus ristorazione, pensato per sostenere e valorizzare il patrimonio enogastronomico e agroalimentare del Made in Italy.
A essere interessati da questo tipo di sostegni sono ristoranti, pasticcerie e gelaterie. I contributi sono a fondo perduto e consentono di accedere fino a un massimo di 30.000 euro per impresa, da investire per l’acquisto di macchinari e beni di tipo strumentale.
Si tratta, quindi, di un’occasione assolutamente da non perdere sia per le attività presenti da poco nel settore, sia per quelle ormai consolidate, per le quali rinnovarsi e mantenere il livello alto è indispensabile.
In questo articolo illustriamo le condizioni e le modalità di accesso al bonus ristorazione 2022, il quale si rivela un aiuto concreto per le realtà del comparto HO.RE.CA. italiano.
Bonus ristorazione 2022: come funziona
Le caratteristiche del bonus ristorazione 2022 sono state definite nel Decreto predisposto dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali pubblicato il 30 agosto dell’anno in corso. Secondo quanto stabilito, ad avere diritto ai sostegni sono in primo luogo le aziende della ristorazione con somministrazione configurate con codice ATECO 56.10.11.
Si tratta delle attività presenti all’interno del Registro delle imprese da minimo 10 anni oppure che hanno effettuato nell’arco degli ultimi 12 mesi l’acquisto di prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI, SANZ e biologici per almeno il 25% del totale delle spese alimentari.
Hanno diritto di accesso ai fondi governativi del bonus ristorazione anche le aziende con codici ATECO 56.10.30 e 10.71.20, ovvero gelaterie e pasticcerie. Valgono i medesimi requisiti delle realtà della ristorazione; la percentuale di prodotti DOP, IGP, SQNPI e bio raggiunge in questo caso il 5% del totale della spesa alimentare.
Per tutte queste attività è possibile accedere fino a un massimo di 30.000 euro per ogni impresa a fronte del 70% degli importi totali considerati ammissibili.
Quali sono le spese consentite
Le spese ammesse all’interno del bonus ristorazione 2022 riguardano macchinari professionali e beni strumentali di nuova fabbricazione.
È richiesto l’uso e la regolare manutenzione per un periodo minimo di 3 anni a partire dalla data in cui entra in vigore l’erogazione dell’agevolazione.
Non risultano invece compresi tali investimenti:
- spese conseguite prima della presentazione della domanda per ottenere il contributo;
- spese per l’acquisto di componenti, pezzi di ricambio, parti di macchinari;
- importi devoluti all’ottenimento di terreni, fabbricati, opere murarie, idriche, elettriche;
- somme utilizzate per disporre di dispositivi per la sicurezza, il riscaldamento, il raffreddamento;
- spese per l’acquisto di automezzi o beni usati.
Come ottenere il bonus ristorazione 2022
Il bonus ristorazione 2022 prevede fondi statali per un totale di 25 milioni di euro. Sono previsti, inoltre, nuovi incentivi per il 2023, per una cifra complessiva pari a 31 milioni di euro.
Per accedere ai fondi di questo sostegno così interessante è necessario presentare apposita domanda al MIPAAF tramite portale Invitalia.
L’impresa dovrà fornire la documentazione richiesta per accedere al bonus ristorazione entro 30 giorni dalla data di ultimazione delle spese. Il Ministero si riserva per l’erogazione dei fondi del bonus ristorazione 2022 un tempo di 90 giorni.
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